Conoscere le caratteristiche specifiche di un’opera d’arte (classi di materiali, tipo di degrado, esposizione ad agenti ambientali ed antropici, etc.) è il primo step verso la pianificazione di interventi volti alla sua conservazione. Uno dei principali obiettivi della nostra Unità di Ricerca CNR nell’ambito del progetto Superstar è definire un approccio multi-tecnica non invasivo per indagini scientifiche in situ per lo studio e la conservazione di materiali nella street-art. Una volta ottimizzato il protocollo analitico lo abbiamo applicato in situ ad alcuni casi studio selezionati nella città di Milano e Torino in collaborazione con le Unità di ricerca del Politecnico di Milano e la Prof. Ssa Lucia Toniolo, dell’Università di Torino insieme alla Prof.ssa Dominique Scalarone, e con il supporto del Comune di Milano (Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico, Dott. ssa Marina Pugliese e Dott. ssa Alice Cosmai) e il Comune di Torino. I murales studiati, ad opera di diversi writers e collettivi per la riqualificazione urbana, sono “Necesse” di Smoe (2021), ovvero il più grande muro dipinto in Italia (circa 1300 m2), e “La Musica Popolare” di Orticanoodles (2014) a Milano (Fig. 1 e 2), e due opere rispettivamente di Calligaris (Fig. 3) e Corn79 e Mrfijodor a Torino (Fig. 4).
Dall’inizio del progetto ad oggi sono già state condotte due campagne di indagini, una a settembre 2022 (Milano) e l’altra a maggio 2023 (Torino), sui casi studio selezionati dall’Unità di ricerca del CNR composta dagli Istituti SCITEC (Perugia), ISPC (Potenza) e ICCOM (Pisa) in collaborazione con il centro di Eccellenza SMAArt dell’Università degli Studi di Perugia. Le misure sono state condotte con tecniche di imaging, sia elementare (mapping di fluorescenza di raggi X, MA-XRF) che molecolare (imaging iperspettrale Vis-NIR nel visibile e vicino infrarosso e SWIR, nell’infrarosso a onde corte rispettivamente corrispondenti ai range spettrali 400-1000nm e 1000-2500nm). Le misure di imaging iperspettrale sono state integrate con misure in singoli punti eseguite con spettroscopia XRF, spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier in riflessione esterna (FT-IR, 7000-450cm-1), spettroscopia Raman (λ=785nm) e spettroscopia Vis-NIR-SWIR (400-2500nm) in riflessione. Mentre le misure MAXRF e di imaging iperspettrale SWIR sono state condotte su porzioni limitate della superficie poiché la strumentazione si trovava a distanza ravvicinata dalla parete, l’imaging iperspettrale Vis-NIR è stato eseguito installando la camera su una piattaforma mobile posta a diversi metri di distanza dai murales (Fig. 5), acquisendo immagini per diversi metri di altezza e usando come sorgente la luce ambientale. Nella campagna di Milano, a completamento delle indagini da terra, sono state eseguite misure con camere multispettrali nel range spettrale del visibile e vicino infrarosso montate su drone, con cui sono stati acquisiti rilievi di tutta la superficie pittorica. Un sistema laser scanner di ultima generazione per la costruzione di immagini multispettrali ortorettificate e una termo-camera montata anch’essa su drone sono stati utilizzati come tecniche integrative. La complementarità delle tecniche, unita all’utilizzo dei droni, ha permesso non solo di individuare i materiali costitutivi di questi murales ed eventuali punti critici (es. distacchi dell’intonaco, infiltrazioni, etc.) ma anche di caratterizzare la loro distribuzione spaziale eseguendo una mappatura di tutta la superficie.