Lo scorso giugno è stato effettuato un sopralluogo a scopo diagnostico sul murale “Tuttomondo” realizzato da Keith Haring sulla parete posteriore della chiesa di Sant’Antonio Abate situata in Piazza Vittorio Emanuele II, 18 (Pisa). L’opera “Tuttomondo”, realizzata nel 1989, è l’ultima opera creata da Haring prima della sua scomparsa, nonché l'unica pensata per essere permanente.
Al sopralluogo erano presenti la Prof.ssa Francesca Modugno, la Prof.ssa Ilaria Degano, il Dr. Jacopo La Nasa e il Dr. Tommaso Nacci del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, il Dr. Stefano Legnaioli e la Dr.ssa Giulia Lorenzetti dell’Istituto di Chimica dei Composti Organo Metallici del CNR di Pisa, la Prof.ssa Lucia Toniolo e la Prof.ssa Sara Goidanich del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "Giulio Natta" Del Politecnico di Milano, le Funzionarie Restauratrici Conservatrici della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno Ilaria Barbetti, Eva Pianini ed Elena Salotti, il restauratore Antonio Rava (Rava srl), che ha eseguito l’intervento di restauro dell’opera, e la Prof.ssa Maria Perla Colombini (Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, ora in pensione) che ha coordinato le indagini scientifiche effettuate sul murale in occasione del restauro. Nell’immagine al centro la squadra coordinata dalla Prof.ssa Modugno.
Le due unità del CNR di Pisa e del Politecnico di Milano hanno effettuato indagini non invasive in-situ tramite colorimetria e microscopia, che permetteranno di monitorare le alterazioni colorimetriche o morfologiche nel futuro. Sulle zone selezionate per le misure colorimetriche non è stato eseguito nessun tipo di trattamento superficiale (spolverature o inumidimenti), prima o durante la rilevazione. La figura a riporta il Dr. Legnaioli durante l’individuazione di alcuni dei punti per l’analisi colorimetrica, nella figura b la Dr.ssa Lorenzetti durante le misure colorimetriche. La figura c riporta un altro momento del sopralluogo, nella figura d le Prof.sse Toniolo e Goidanich stanno acquisendo le immagini con il microscopio portatile.
Due campioni sono stati prelevati in punti diversi dell’opera per essere analizzati tramite pirolisi analitica accoppiata a gascromatografia e spettrometria di massa (Py-GC-MS) presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa e tramite microscopia e spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier (FTIR) presso il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica, “Giulio Natta” di Milano. L’analisi Py-GC-MS ha come obiettivo quello di stabilire la persistenza o meno dei protettivi applicati durante l’ultimo intervento di restauro. L’analisi FTIR e la microscopia hanno lo scopo di investigare lo stato di conservazione e verificare la persistenza dei protettivi. A questo scopo, Antonio Rava ha fornito indicazioni utili per la scelta dei punti di campionamento. I campioni sono stati prelevati dalla parte inferiore del murale.
Grazie alla presenza del restauratore Antonio Rava e delle Funzionarie Restauratrici Conservatrici della Soprintendenza, il sopralluogo è stata anche una occasione di confronto e valutazione dello stato di conservazione del murale.

La notizia dell’intervento diagnostico è stata pubblicata da diverse testate giornalistiche online, la rassegna stampa è consultabile cliccando qui

In occasione della campagna diagnostica la Prof.ssa Modugno è stata intervistata da due canali televisivi regionali, i servizi televisivi sono stati messi in onda a giugno:

 analisi murale tuttomondo

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